ISSOUDUN 2002

 

Vi proponiamo poche parole e tante foto per descrivere la quattordicesima edizione del Festival di Issoudun.

E' stata una manifestazione davvero coinvolgente ed in grande progresso rispetto a quelle degli ultimi anni.

Il merito va tutto all'Associazione "Issoudun Capitale de la Guitare" che si è data un nuovo organigramma ed un nuovo Presidente, Alex Costanzo , senza perdere l'antico entusiasmo.
L'edizione 2002, la quattordicesima, è stata preparata con grande cura, ponendo attenzione anche ai minimi particolari.

Anche l'A.D.G.P.A. italiana ha dato il suo contributo alla riuscita della manifestazione, aderendo con piacere alla richiesta di portare ad Issoudun due artisti, scelti dai francesi attraverso la visione dei filmati della nostra Convention di Sarzana.

Purtroppo uno dei due, Alberto Grollo, ha dovuto dare forfait proprio all'ultimo momento a causa di una quanto mai inopportuna influenza, ma l'altro, Roberto Bettelli, ha fatto un figurone grazie ad un'esibizione aggressiva e coinvolgente.

Il suo compito non era facile perchè doveva esibirsi prima di un duo esplosivo come quello di Alain Giroux e Jean-Louis Mahjun.

Snocciolando ad una ad una le pop songs contenute nel suo primo CD, Roberto ha dapprima catturato l'attenzione del pubblico per poi costringerlo ad una prolungata richiesta di bis.

Immaginabile la sua soddisfazione nel leggere successivamente su "Le Médiator":" Roberto ...fa saltare le valvole al pubblico interpretando energicamente e con humor dei temi pop-rock.".

Se la sua missione era, dunque, quella di scaldare il pubblico, l'obiettivo si può dire certamente raggiunto e dalla sua performance ha tratto indiretto vantaggio anche il duo da favola che lo ha rilevato sulla scena.

Bettelli, Giroux e Mahjun, però, non sono certamente stati gli unici protagonisti di un Festival che ha presentato un programma vario e di grande qualità.

Tra i tanti protagonisti sono da segnalare Sylvain Luc, Michael Manring, Preston Reed, Christian Laborde, D.R. Auten, Pascal Gutman,  Roland Dyens, François Sciortino e Antoine Payen