LA VELOCITÀ D’ESECUZIONE La velocità di esecuzione nei fraseggi chitarristici melodici, scalari, polifonici e nelle sequenze ritmiche con accordi dipende da 5 elementi: 1. La tecnica e l’impostazione 2. La forza 3. La precisione 4. Lo strumento 5. Il fattore psico-fisico Analizziamoli uno per uno con qualche esempio per capire come varia la velocità d’esecuzione sul nostro strumento in rapporto ad essi. La tecnica usata e l’impostazione Esempio: arpeggiando su di un accordo con le dita della mano destra otteniamo una velocità maggiore rispetto all’uso del plettro perché le dita sono già in posizione per produrre i suoni e soprattutto perché la mano destra è abbastanza ferma, cosa che col plettro non accade in quanto non essendo in posizione costringe la stessa mano a movimenti continui che provocano una perdita di tempo e quindi di velocità. Esempio: se dobbiamo eseguire una sequenza di quattro note contigue su una stessa corda e voglio il massimo della velocità dovrò usare le quattro dita della mano sinistra che agiscono sulla tastiera della chitarra perché mettendole in posizione mi consentono di abbreviare i tempi di spostamento delle stesse dita cosa che non accadrebbe se ne usassimo solo 2 o 3. Esempio: in un accompagnamento ritmico otteniamo maggiore velocità se col plettro utilizziamo una tecnica alternata sugli accordi in quanto l’alternanza ci consente di muovere nella sua totalità la mano, l’avambraccio e il braccio in movimenti compensativi-energetici che non avremmo se accompagnassimo con una plettrata monoverso ossia tutta in giù o tutta in sù. La forza Un assolo con la plettrata alternata è decisamente più veloce di un assolo con le dita della mano destra in quanto la tecnica e l’impostazione plettristica è più compatta e potente rispetto a quella delle dita in quanto mette in azione la mano, il polso, l’avambraccio e il braccio cosa che con le dita non avviene in quanto è il solo dorso il punto forza. La precisione La precisione concorre a rendere più veloce un’esecuzione in quanto essa è figlia di un atteggiamento mentale di acquisizione e memorizzazione di un passaggio cioè proiezione verso il miglioramento tecnico e quindi maggiore velocità. Lo strumento Se usiamo una chitarra classica con corde in nylon la velocità d’esecuzione è inferiore a quella su di una chitarra elettrica che usa corde più leggere in quanto lo sforzo per ottenere un suono su una corda classica è superiore e questo determina una perdita di tempo e una minor velocità al contrario dell’elettrica dove ottenere un suono è meno faticoso perché dotata di corde più leggere. Anche l’action svolge un ruolo importante per la velocità. Se essa è bassa la favorisce perché rende più agevole la produzione del suono al contrario di un’action alta che è meno agevole. Quindi, su ogni strumento avremo una velocità massima d’esecuzione in base alla sua conformazione. Il fattore psico-fisico Un elemento importante per la velocità d’esecuzione è dato dalla nostra condizione psico-fisica. Essa è diversa da persona a persona e da momento a momento. Lo stare bene psicologicamente e fisicamente ci permette di ottenere la massima prestazione in termini di velocità sul nostro strumento. Anche l’età è determinante, un giovane è certamente più dotato fisicamente e psicologicamente di una persona anziana e questo gli consente di avere una velocità esecutiva superiore rispetto ad una persona più vecchia. Le mie, ovviamente, sono considerazioni standard, generali ed orientative sulla velocità in quanto esse possono avere eccezioni in rapporto alle diverse e varie specificità, doti e prestazioni tecniche di ogni chitarra e chitarrista.
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